Notizie Flash 02/07/2019Imposta di bollo sulle fatture elettroniche: possibile l'integrazione dell'AgenziaL'art. 12-novies del Decreto Crescita consente all’Agenzia di integrare le fatture che non recano l’annotazione di assolvimento dell’imposta di bollo, dovuta ai sensi dell’art. 6, co. 2, del D.M. 17/06/2014, utilizzando i dati indicati nelle fatture elettroniche inviate tramite SDI. In particolare, viene previsto che l’Agenzia, ove rilevi che sulle fatture elettroniche non sia stata apposta la specifica annotazione di assolvimento dell’imposta di bollo (ex art. 6, c. 2, D.M. 17/06/2014): possa integrare le fatture stesse con procedure automatizzate, già in fase di ricezione sul SDI.
Quesiti08/06/2019Bollo virtuale documenti informaticiBuongiorno, sono a formulare il seguente quesito: Srl svolge attività di commercio all’ingrosso di mobile per ufficio. nell’anno 2018 ha emesso 17 fatture elettroniche nei confronti della PA (comuni, scuole, ulss, ecc). La vendita nei confronti della PA avviene in tre modalità: 1. richiesta di offerta da parte dell’ente, la srl viene contattata dalla PA, viene elaborato un ordine e con la conferma dlel’ordine viene effettuata la vendita ed emessa la relativa fattura, 2. ordine diretto da parte della PA sul sito acquistiinretepa.it, 3. gare a cui più soggetti partecipano e chi vince si aggiudica la gara, viene emesso un ordine e poi fattura.
Quesiti02/05/2019Imposta di soggiorno: titolo esclusione Iva e codice fatturazione elettronicauna società di capitale svolge attività alberghiera e trattiene imposta di soggiorno ai clienti imprese/privati in fattura l'importo dell'imposta di soggiorno è stata considerata fuori campo iva art.2 co.3 e pertanto in fattura elettronica tale importo è stato inserito con il codice N2 un'impresa cliente dell'albergo ha eccepito la non corretta applicazione ai fini iva: sostiene che l'importo è da considerare fuori campo iva art.15 co.1 p.to 3 e pertanto in fattura elettronica tale importo deve essere inserito con il codice N1. ha chiesto di emettere note di credito sulle molte fatture emesse nel 2019 e riemettere fatture con la corretta dicitura ... luca de stefani ne il quotidiano del fisco del 2/4/19 suggerisce l'applicazione dell'art. 15 ancorchè l'importo riaddebitato non è in "nome" del cliente. qual'è la corretta dicitura di esclusione ai fini iva e' suffragata da interventi dell'agenzia delle entrate qualora in fattura non vi siano altre voci soggette ad iva e l'importo dell'imposta di soggiorno sia superiore a 77.47 è dovuta la marca da bollo qualora sia da applicare l'art. 15 occorre effettivamente emettere note di credito e nuove fatture (come richiesto dall'impresa cliente che per tale errata codifica non intende procedere al loro pagamento) oppure le fatture emesse sono valide per la scarsa rilevanza sostanziale ai fini iva e in quest'ultimo caso esiste una sanzione in cui può incorrere l'impresa cliente Nel caso di specie concordo con il cliente dell'albergo: ) l'imposta di soggiorno è dovuta dall'avventore e trattenuta dalla struttura alberghiera ) la quale risulta responsabile per il versamento (in seguito alle novità introdotte dall’art. 4 c. 5-ter DL 50/2017, nell'ambito del regime delle "locazioni brevi"). Trattandosi di una "tassa" locale, si ritiene vada indicata in fattura in esclusione da Iva ex art. 15 c. 1 n. 3) Dpr 633/72, cui corrisponde il codice natura N1 (non vi è alcun chiarimento ufficiale da parte dell'Agenzia delle Entrate o della giurisprudenza; in tal senso si è, al contrario, espressa Federalberghi).
Quesiti24/04/2019Imposta di bollo su spese anticipate su fatture professionistivorrei avere chiarimenti in merito alla apposizione della marca da bollo 2 euri su fatture professionisti con addebito spese anticipate e o rimborsate superioro a 77,47 euri seguendo anche i presupposti indicati nella risoluzione 98/e 3/7/2001in particolare per i seguenti casi 1-il professionista oltre all'onorario indica spese anticipate per bolli e diritti eccedenti 77.47 2-ilprofessionista oltre all'onorario indica le spese per contributi dipendenti del cliente oltre 77,47 3 il professionista oltre all'onorario indica spese per registrazione contratti e bolli oltre 77,47 ringrazio anticipatamente In relazione a quanto prospettato, tutte le operazioni indicate devono essere assoggettate all'imposta di bollo di 2 euro, nella considerazione che non rileva il fatto che in fattura vi siano degli importi assoggettati ad Iva, essendo sufficiente che la somma degli importi su cui non è applicata l'Iva ecceda l'importo di 77,47 (in tal senso è chiara la RM 98/2001 citata nel secondo caso affrontato; ovviamente non può trovare applicazione il primo caso in quanto limitato gli addebiti delle P.A.). Le spese "anticipate in nome e per conto" di cui all'art. 15 c. 1 n. 3) Dpr 633/72 rientrano, a pieno titolo, tra gli importi escluse da Iva che obbligano all'applicazione dell'imposta di bollo, per importi superiori al limite di cui sopra.
Fisco passo per passo 21/01/2019Stampa registri contabili entro il 31/01/2019Entro il prossimo 31/01/2019 (3 mesi dal termine per la trasmissione telematica delle dichiarazioni, fissato per il 2018 al 31.10.2018), la generalità delle imprese deve provvedere alla stampa dei registri contabili meccanografici riferiti all’anno 2017; ciò riguarda, sia i registri "fiscali" (registri Iva) che quelli tenuti in ossequio alle disposizioni civilistiche (libro giornale e il libro inventari). Come noto, l’esercizio di attività d’impresa o di lavoro autonomo comporta l’obbligo di tenere determinati libri e registri contabili secondo quanto prescritto dal codice civile e/o dalle norme tributarie, prime fra tutte il DPR 600/73 e il DPR 633/72. a) NORMATIVA CIVILISTICA L’obbligo di tenuta delle scritture contabili è sancito dall’art. 2214 c.c. secondo cui l’imprenditore che esercita un’attività commerciale deve tenere: il libro giornale e il libro degli inventari; le altre scritture contabili che siano richieste dalla natura e dalle dimensioni dell’impresa.