Buonasera,
una signora esercita' l'attivita' di incaricato vendite a domicilio ai sensi dell'art. 3 comma 3 Legge 173/2005, ha preso regolare partita iva con codice ateco 46.19.02 e versa regolarmente l'Iva trimestralmente, ai fini irpef il reddito e' soggetto ad imposta sostitutiva e nulla viene dichiarato in Unico.
Ad oggi una ditta le ha offerto una collaborazione come procacciatore di affari, attivita' iscrivibile in CCIAA e soggetta alla gestione Inps Commercianti e soggetta ad aliquota irpef normale; tale attività ha il medesimo codice Ateco 46.19.02 e tale attivita' si andrebbe ad aggiungere a quella di incaricato vendite a domicilio che continuerebbe ad essere esercitata.
Qualora fosse stata una diversa attivita' l'attivita' di incaricato vendite a domicilio poteva essere gestita con l'opzione Iva art. 36 (contabilita' diverse), ma in questo caso con la stessa codifica Iva si hanno seri dubbi sulla fattibilita' della gestione art. 36.
Si chiede Vs gentile parere circa la possibilita' di adottare l'art. 36 in questa specifica casistica.
Si chiede anche ai fini irpef se possono considerarsi due attivita' distinte, quella di incaricato vendite a domicilio con imposta sostitutiva il cui reddito non si cumula con altri redditi (nemmeno con quello da procacciatore) e quella di procacciatore con applicazione irpef normale.
Grazie per la gentile attenzione.
Cordiali Saluti.