buongiorno, un nostro cliente in contabilità semplificata ha il seguente caso riguardante il servizio di fornitura energia elettrica.
In data 18/10/2016 è stata emessa la fattura per un totale di € 15.768,57 (imponibile € 12.925,06 + iva 22% € 2.843,51). Questa fattura è stata consegnata allo studio e quindi contabilizzata a ottobre 2017 portando in detrazione l’IVA e mettendo il costo come indeducibile perché relativo ad anni precedenti(la fattura risulta non pagata).
In data 09/12/2017 è stata emessa una nota di variazione art. 26 D.P.R. 633/72 nota di credito per un totale di € 15.179,79 (imponibile € 12.442,45 + iva 22% € 2.737,34) in seguito al mancato pagamento delle fattura. Con questo documento viene in pratica “recuperata” l’IVA portata in detrazione con la registrazione della fattura.
In questi giorni il nostro cliente è stato contattato dalla società FIDES spa per la riscossione del credito, con la proposta di un accordo per il pagamento definitivo di € 9.867 anziché € 15.179,79.
Abbiamo quindi due quesiti:
1. Il cliente può dedurre il costo pagato nel 2018 seguendo il principio di cassa? se si con quale documento giustificativo?
2. A seguito del pagamento deve essere emessa una nota di variazione per la parte iva pagata proporzionata ovviamente all’importo corrisposto, dato che la nota di variazione del 9/12/2017 ha quasi completamente annullato la detrazione iva della fattura originaria?
grazie infinite