Formuliamo un quesito avente ad oggetto la rivalutazione del TFR al fondo tesoreria INPS e relativa rilevazione contabile.
Premesso:
che sul datore di lavoro non ricade l'onere della rivalutazione che rimane in capo al fondo tesoreria,
che Il medesimo deve provvedere al calcolo della rivalutazione annuale facendola confluire virtualmente al fondo TFR della tesoreria ,
che in caso di licenziamento il datore di lavoro anticipa al lavoratore quanto accantonato al fondo TFR tesoreria + le rivalutazioni maturate compesando poi con il debito Vs. l'INPS ,
Se giudicate corrette le premesse Vi chiediamo :
quel'è il metodo più adeguato da seguire per le rilevazioni contabili.
Noi avremmo individuato due procedimenti :
a) 31/12/di ogni anno rilevazione della rivalutazuiine annuale : credito Vs. INPS fondo tesoreria a fondo rivalutazuione TFR tesoreria ( in tal modo l'azienda avrebbe in evidenza contabile il fondo TFR costituito dalla rivalutazione)
oppure:
b) si provvede al calcolo della rivalutazione senza nulla rilevare in contabilità e al momento del licenziamento si corrisponde il maturato + la rivalutazione ricorrendo alla compensazione del credito con il debito per contributi INPS .
Alla fine sarà l'INPS a determinare il costo della rivalutazione a carico del fondo .
Con il procediemento del punto a) la contabilità evidenzierebbe il TFR formato dalla sola rivalutazione; con il procediemento del punto b) in contabilità non figurerebbe nulla.
In nessuno dei due casi la contabilità porterebbe notizia dell'esistenza del fondo TFR della tesoreria .
La seconda domanda è:
Secondo i principi contabili e di revisione le società con più di 50 dipendenti che versano mensilmente il TFR alla tesoreria compensando con il debito INPS , avrebbero obbligo di evidenziare l'esistenza e la consistenza del fondo tesoreria ? in quale modo visto che i conti d'ordine sono stati eliminati? potremmo seguire lo stesso procedimento dellla rivalutazione?
Grazie per la cortese attenzione e cordiali saluti.