Una Sas in scioglimento e liquidazione dal 27/03/2018 in contabilità semplificata (con opzione registrazione=incasso/pagamento) detiene, per il tramite di una società fiduciaria, una quota di partecipazione pari al 20% (partecipazione non qualificata) del capitale sociale di una Srl residente Italia.
Tale partecipazione è stata:
- acquistata in data 01/07/2015 al prezzo di Euro 10.000,00, pari al valore nominale della quota;
- ceduta in data 04/07/2017 al prezzo di Euro 246.000,00, generando una plusvalenza di Euro 236.000.
Per quanto riguarda invece l’incasso del prezzo di cessione:
- nell’anno 2017 sono stati riscossi Euro 70.000,00;
- nell’anno 2018 saranno riscossi Euro 70.000,00;
- nell’anno 2019 saranno riscossi Euro 106.000,00.
Premesso che:
- non è stata operata alcuna rivalutazione (non rientrando fra i soggetti ammessi)
- non rispetta i requisiti Pex
- non è mai stata iscritta in bilancio
ci sorge il dubbio circa le modalità di tassazione della plusvalenza che risulta essere imponibile al 100%.
Ai sensi dell’art. 86, comma 4, del tuir tali plusvalenze devono concorrere alla formazione del reddito per intero nell’esercizio di realizzo.
Pertanto, è indispensabile, secondo il principio di competenza, tassare l’intera plusvalenza nell'esercizio 2017, a prescindere dal momento della percezione?
Se così fosse, premesso che non vi sono perdite fiscalmente deducibili, la tassazione dell’intera plusvalenza ricadrebbe sui soci persone fisiche non imprenditori ai quali verrebbe imputato un reddito da dichiarare nel Modello Unico/2018 come segue:
- il socio accomandatario che detiene il 5% dovrebbe dichiarare in RH un reddito di Euro 11.800
- il socio accomandante che detiene il 95% dovrebbe dichiarare in RH un reddito Euro 224.200
Se così fosse, il socio accomandante persona fisica (e possessore anche di altri redditi) si ritroverebbe a dover pagare quasi 90.000 di imposte (ipotizzando un aliquota IRPEF del 40%) nell’anno 2018.
Quale soluzione è possibile adottare al fine di assoggettare a tassazione la plusvalenza proporzionalmente alle somme incassata in ogni periodo d’imposta? O comunque rateizzare gli importi?
Grazie