Salve,
spesso accade che clienti trasferiscano la residenza e che il loro consulente ne venga a conoscenza con vari mesi di ritardo.
Nel caso in cui non vi sia la necessità di effettuare le comunicazioni di variazione alla camera di commercio (ad esempio nel caso di professionist), si rileva dal cassetto fiscale che l'agenzia delle entrate è già in possesso del nuovo indirizzo della residenza in quanto comunicatole dal COMUNE, in tempo pressoché reale.
Dato che la nuova residenza è già censita all'agenzia delle entrate, è comunque necessario trasmettere in ritardo la dichiarazione di variazione dati iva all'agenzia stessa, correndo il rischio di essere sanzionati per la tardiva comunicazione?
Nel caso non sia comunicata la variazione ritengo che l'agenzia entrate abbia comunque tutti gli elementi corretti per notificare eventuali atti all'indirizzo corretto, già risultante dai suoi archivi sia per effetto dalla comunicazione effettuata dai comuni, sia come conseguenza della corretta indicazione della residenza variata nel modello Redditi.
L'art. 35 del D.P.R. 633/1972 impone tuttora l'obbligo. Ma a livello pratico mi pare che la mancata comunicazione non sia sanzionata.
Avete qualche indicazione pratica al rigaurdo?