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Quesiti06/09/2018

Imposta di registro su canoni "a zero"

domandadomanda

Spett.le redazione

un contratto di locazione ad uso diverso da abitazione, tra una SRL e un odontoiatra, avente ad oggetto uno studio dentistico, ha la particolarità che, nonostante il canone annuale sia stabilito in 9.600 euro, per i primi tre anni non sarà dovuto. Si tratta di una condizione pretesa dal conduttore e inserita nel contratto, visti gli importanti lavori di ristrutturazione che avrebbero interessato lo stabile che, nonostante a carico del proprietario, avrebbero necessariamente comportato un disagio per l’operatività dello studio e per la clientela.

A maggior specificazione, riporto l’articolo che determina il canone di locazione:

 

Art.3 Canone

3.1 Il canone annuo di locazione viene stabilito in complessivi euro 9.600,00 che il conduttore si impegna a corrispondere, in via anticipata, in rate mensili di euro 800,00 ciascuna, entro il giorno 5 (cinque) di ogni mese a mezzo bonifico bancario permanente su c/c bancario indicato dal locatore.

3.2 Il canone di locazione sarà aggiornato ogni anno nella misura del 75% della variazione dell’indice ISTAT.

3.3 In ragione del disagio arrecato al conduttore dagli importati lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria che interesseranno l’immobile abitativo adiacente e l’area antistante gli immobili oggetto del presente contratto,  in deroga al comma 3.1, per i primi tre anni di locazione, il canone di locazione non sarà dovuto.   

 

In sede di registrazione come dobbiamo quantificarela base imponibile dell'imposta di registro, relativa ai primi 3 tre anni “gratuiti”? Si specifica che si è optato per l'assogettamento ad iva del canone.

 

 

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