1) dichiarazione iva integrativa.
Ad una srl è arrivata oggi una comunicazione agenzia delle entrate per confermare un credito IVA anno imposta 2016.
Da un controllo risulta che il credito non è reale in quanto a maggio 2017 ci si è accorti che la dichiarazione IVA 2017 a.i.2016 presentata a febbraio non era corretta (il cliente non aveva portato allo studio una fattura di vendita e quindi il credito doveva essere minore).
Doveva essere stata presentata dichiarazione integrativa ma NON è stata inviata.
Si chiede:
- è possibile presentare entro il 31/12/2018 dichiarazione integrativa a sfavore (maggior debito) IVA2017 a.i. 2016?
- quali sanzioni sono applicabili?
2) nel caso di un forfettario, si deve considerare i ricavi e i compensi. Se si ha un agente di commercio che ha fatto opzione registrato=incassato (VO26) si chiede se per entrare con il nuovo limite dei 65.000 fatti nel 2018 si deve considerare la competenza
o il criterio incassato=registrato.
Es. agente di commercio nel 2018 aveva compensi registrati=incassati euro 40.000,00, se si fa per competenza i ricavi come fatture
da emettere al 31/12/2018 aumentano ad euro 75.000,00. Come deve essere calcolato il valore per poter verificare di entrare nel limite dei forfettari?
3) Nel 2018 un forfettario emette fatture a una sas il cui socio accomandante risulta anche essere datore di lavoro dello stesso forfettario.
Si chiede: nel 2019 può continuare a rimanere forfettario?
4) Una ditta individuale ha debiti inps (ivs personale). Vuole lavorare con la pubblica amministrazione che vuole il durc.
Si chiede: se costituisce una srl semplificata con unico socio la persona che ha debiti personali verso Ivs, se richiede il durc, lo stesso risulta pulito e quindi può lavorare con la PA? cioè creare una srl semplificata con unico socio per poter lavorare con la PA.
5) se un commercialista non fa firmare un contratto con il cliente, esiste un preavviso "implicito" tra le parti per il recesso?
Cordialmente
Francesca