Buongiorno, la ditta A ha consegnato alla ditta B una dichiarazione d'intento all'esportazione per cui la ditta B fattura tutte le cessioni/prestazioni alla ditta A "non imponibile IVA art. 8 c.2 DPR.633/72" La ditta B presta un lavoratore per attività amministrative alla ditta A e ciò avviene con 2 modalità: 1) il lavoratore si reca nella sede della ditta A; 2) il lavoratore resta nell'ufficio della propria ditta (B) ma lavora per la ditta A (tipicamente, aggiorna la contabilità di A). Il costo orario addebitato da B ad A è sempre inferiore al costo orario omnicomprensivo che B sopporta per il lavoratore dato in prestito. Con sentenza n. 19129 del 7/9/10, la Corte di Cassazione ha chiarito che è soggetta a Iva solo la somma eccedente il rimborso del costo del personale versato all'azienda "che presta" da quella "che riceve". 1) Nel caso in cui il lavoratore rimanga presso la sede dell'azienda B non siamo nell'ambito del prestito di lavoratori, ma si tratta di prestazioni di servizi. In tal caso, vista la dichiarazione d'intento, B fatturerà la prestazione non imponibile IVA art. 8 c.2. È corretto? 2) nel caso in cui il lavoratore si rechi presso l'azienda A come fatturerà B il costo (non superiore a quello sopportato per il dipendente)? a) la dichiarazione d'intento copre anche queste prestazioni e quindi la fattura sarà non imponibile art. 8 c.2 b) siamo al di fuori della dichiarazione d'intento e quindi l'importo fatturato da B sarà escluso dal campo di applicazione dell'IVA ai sensi dell'art. 8, comma 35, della legge 11 marzo 1988, n. 67 Cordiali saluti e buon lavoro.