In sede di verifica di alcune operazioni presso una s.r.l. mia cliente ho rilevato che la stessa ha venduto dei beni in data 28.02.2013 ad un cliente svizzero (con consegna con DDT del 15.2.2013 direttamente al suo cliente finale in Germania), emettendo fattura non imponibile ex art. 8, co. 1, lett. a), DPR n. 633/1972;
Dato che i beni erano nazionali e si trovavano nel territorio dello Stato al momento della vendita, l'operatore economico italiano mio cliente doveva secondo me emettere fattura con l'addebito di IVA nei confronti del suo acquirente extracomunitario (svizzero).
Infatti a mio avviso:
1. non si è in presenza di un'esportazione, in quanto i beni non sono diretti in un Paese extra UE, in quanto spediti direttamente in Germania . Il soggetto italiano mio cliente non poteva fatturare ex art. 8, co. 1, lett. a), del DPR n. 633/1972;
2. non è una cessione intracomunitaria, in quanto il soggetto acquirente è residente in un paese non appartenente alla UE e non possiede quindi un codice identificativo IVA comunitario. L'operatore economico nazionale non può effettuare una cessione intracomunitaria non imponibile ex art. 41, comma 1, lett. a), del DL n. 331/1993;
3. non è una triangolazione comunitaria, poiché in tal caso è necessario l'intervento di soggetti passivi IVA appartenenti a tre diversi Stati comunitari.
Quesito.
E' evidente che l'operazione va regolarizzata, anche se emersa oltre un anno dopo l'effettuazione della stessa.
Come posso procedere a vostro avviso ?
Ci sono altre controindicazioni, a vs, avviso ? (sto pendando alla dichiarzione annuale iva ... ).
grazie per l'attenzione che riserverete alla presente.
Cordiali saluti.