Quesiti17/11/2020Fattura di acquisto da soggetto estero con P.IVA italianaBuongiorno, un professionista italiano in regime IVA ordinario ha acquistato un oggetto su Amazon, venduto però da un fornitore cinese, che gli ha inviato una fattura cartacea (non c'è la fattura elettronica). La fattura (che si allega) riporta l'intestazione del venditore cinese, con sede in Cina, ma con la P.IVA italiana.
Quesiti16/09/2020Iva fatture estere , fornitore con p.i. italianaBuonasera, ricevo spesso fatture da fornitori esteri identificati in italia , indicano partita iva italiana applico reverse charge e presento esteromestro perchè non addebitano iva ho ricevuto una fattura elettronica con indirizzo estero , p.i. italiana e applicazione iva - ho constatato che questo fornitore ha stabile organizzazione a Milano- tratto questa fattura come da fornitore italiano, corretto purtroppo ricevo fatture indirizzate a soggetti passivi italiani con indicazione in fattura della p.i.del soggetto italiano che acquista, da fornitori esteri identificati in italia ed erroneamente, secondo me, applicano l'iva. ho applicato il reverse charge e presentato esterometro. è corretto il fornitore ha già versato iva allo stato perchè versarla ancora non trovo spiegazioni al riguardo diverse da quanto applico. non ho visto qualche risoluzione in merito grazie dell'aiuto cordiali saluti In relazione a quanto prospettato, occorre chiarire quanto segue. 1) E’ corretto trattare una fattura emessa da una stabile organizzazione in Italia di un soggetto estero al pari di qualsiasi fattura di un soggetto passivo residente in Italia (nessun esterometro; detrazione dell’Iva; nessun Intrastat anche se la casa madre e in un paese UE; ecc.). 2) Al contrario ciò non è corretto nel caso in cui il cedente non possiede una stabile organizzazione in Italia, ma possieda una mera partita Iva in Italia (tramite identificazione diretta o rappresentante fiscale). In tal caso, infatti, è corretto operare come indicato per la prima fattura: ) si tratta di un acquisto interno (RM 21/2015) ) da assoggettare a reverse charge (senza Intrastat nel caso in cui il fornitore sia residente in un paese UE, posto che adesso deve pensarsi il rappresentante fiscale/partita Iva italiana).