Buongiorno,
un campeggio emette a marzo uno scontrino di euro 200,00 per un acconto ricevuto relativo ad un soggiorno del valore di 1.000,00 euro, alla fine del soggiorno il campeggio emette uno scontrino fiscale a saldo di euro 800,00.
Poichè con l'invio telematico dei corrispettivi i misuratori fiscali messi in uso non emettono scontrini fiscali parlanti ,non si è in grado di riportare nell'ultimo scontrino fiscale l'importo dell'intero soggiorno e diminuirlo dell'acconto ricevuto indicando gli estremi dello scontrino precedente. Potremmo incorrere in sanzioni?
Inoltre molti clienti che hanno disdetto causa COVID-19, chiedono che l'acconto versato sia spostato come acconto per le ferie anno 2021. Sempre per motivi tecnici per poter trasferire l'acconto negli archivi prenotazioni del 2021 bisognerebbe procedere all'emissione di uno scontrino in negativo (nota di credito) per detto acconto e rimetterlo nello stesso momento con competenza 2021. Poi alla fine del soggiorno il prossimo anno verrebbe emesso uno scontrino a saldo per differenza senza nessuna descrizione delle operazioni avvenute.
Fiscalmente tutto ciò è accettabile?