Una società che esercita l’attività di ristorante e pizzeria ha sottoscritto un contratto di somministrazione di cibi e bevande con una società che gestisce un Hotel in quanto l’Hotel non dispone di un servizio di ristorazione presso la propria struttura da fornire ai propri clienti alloggiati.
Il contratto di somministrazione prevede:
a) La società che gestisce il ristorante si obbliga ad effettuare in favore dell’Hotel il servizio di ristorazione ai clienti della struttura ricettiva con la somministrazione di un pasto.
b) Il prezzo viene stabilito nella misura fissa e invariabile di euro 15,00 IVA compresa per ogni pasto.
c) Preparazioni extra ed accessorie, se richiesti dal cliente dell’Hotel, verranno addebitate a prezzo di listino al cliente dell’Hotel il quale pagherà direttamente e seduta stante al ristorante.
d) la società che gestisce il ristorante a fine mese fatturerà i pasti forniti ai clienti.
L’Hotel poi addebiterà al proprio cliente la somma di euro 20,00 IVA compresa per la consumazione del pasto.
Si chiede come comportarsi con l’emissione del Documento Commerciale relativamente al pasto servito al cliente dell’Hotel in quanto lo stesso naturalmente non è a conoscenza dell’accordo tra le parti in relazione alla somma concordata di euro 15,00.
È possibile non emettere nessun Documento Commerciale in forza della scrittura privata che certifica l’effettuazione di un servizio continuativo che sarà poi fatturato a fine mese oppure si è obbligati ad emettere il Documento Commerciale, che sarà poi riferimento della fattura di fine mese?
È possibile emettere il Documento Commerciale con la dicitura “Corrispettivo non determinato” in modo che il cliente non sia a conoscenza della somma concordata per la somministrazione del pasto?
Oppure si equipara questo servizio di somministrazione come ad un servizio di “mensa esterna” senza emissione del Documento Commerciale facendo firmare al cliente un documento in cui certifica la propria consumazione?
Grazie