Buongiorno,
Abbiamo la seguente situazione: una impresa individuale artigiana ultimamente esegue delle lavorazioni (settore della carpenteria metallica ed anche dell'assemblaggi di sistemi di condizionamento), presso i locali del committente e con l'utilizzo delle attrezzature del committente.
Nei fatti, il committente prende un certo numero di commesse (carpenteria e condizionamento abbiamo detto) e una parte di queste la fa espletare concretamente alla ditta artigiana. La lavorazione svolta dalla ditta artigiana è generalmente: assemblare per esempio un traliccio in ferro destinato a delle fondazioni di un immobile sia esso a destinazione abitativa o industriale, oppure assemblare le diverse tubazioni per creare un impianto di condizionamento pre-confezionato da installare poi nelle costruzioni.
Precisiamo che il volume d'affari che la ditta artigiana fattura alla committente non arriva al 4-5% del complessivo volume d'affari che essa dichiara; inoltre, il committente è uno tra gli svariati Clienti (tra privati e imprese) che l'azienda artigiana vanta. Nella realtà sta succedendo che la ditta committente ha un rapporto di fiducia con la ditta artigiana e ne riconosce la bravura nel proprio mestiere e quindi talvolta si affida alla stessa per sostanzialmente rispettare i tempi delle consegne di alcuni lavori.
Premesso che: talvolta è il titolare della ditta che si reca personalmente nell'opificio del richiedente la prestazione per concretizzarla e talvolta invece egli manda un operaio facente parte della propria forza lavoro.
La domanda è: queste prestazioni sono riconducibili alla figura dell'appalto? o della mera prestazione d'opera? e ai fini IVA il loro valore (di solito commisurato a corpo) è assoggettabile a IVA o a reverse charge art.17 co.6? e ai fini della fatturazione IVA fa differenza che il lavoro venga svolto dal titolare a da un suo dipendente? come dire : nel 1° caso la fattura va ad IVA, nel 2° caso va in reverse.
Ringrazio per l'attenzione posta alla presente e porgo cordiali saluti.