Buonasera.
Un nostro cliente (S.R.L.) commerciale al dettaglio dispositivi medici su misura nella fattispecie si tratta di plantari. Hanno un medico fisiatra che prescrive il plantare, loro prendono le misure e le inviano al fabbricante che provende a produrre il dispositivo medico. Il fabbricante lo vende al commerciante con IVA al 4% descrivendo in fattura (plantare personalizzato per il paziente pinco palla).
Ci è sorto il dubbio se il commerciante possa cedere al paziente in via generale tale prodotto con l'IVA agevolata al 4% o se l'aliquota agevolata spetti solo ai pazienti che abbiamo un certificato rilasciato dalla competente ASL attestante l'esistenza di una invalidità e il carattere permanente della stessa e quindi non sia sufficiente il certificato medico rilasciato dal fisiatra.
Affermiamo ciò anche in base alla circolare del Mef n. 189 del 18/11/94 che specifica che l'aliquota IVA al 4% deve intendersi applicabile alle sole cessioni di ausili e protesi che (hanno univoca ed esclusiva utilizzazione da parte di portatori di menomazioni funzionali permanenti) ed e si trattasse di menomazioni temporanee, l'agevolazione si rende applicabile esclusivamente per le cessioni fatte a fronte di specifica prescrizione autorizzativa rilasciata dal medico specialista della ULSS LL di appartenenza, nella quale si faccia anche riferimento alla menomazione permanente. In altri termini in mancanza di tale dichiarazione della ASL che attesti che tali dispositivi sono erogati a soggetti con menomazioni permanenti, l'aliquota da applicare sarà il 22%.
In tal senso chiediamo il vostro parere.