Salve,
Ipotizziamo che una Società Alfa acquisti un credito commerciale del valore nominale di 100 al prezzo di 30.
Tale credito verrà iscritto nel bilancio di Alfa al valore del prezzo di acquisto (o più basso se il suo presumibile realizzo è inferiore al prezzo pagato). Mentre il “valore fiscale” del credito acquistato sarà necessariamente pari al prezzo pagato di 30.
Ipotizziamo che, successivamente la Società Alfa ceda “pro-solvendo” il predetto credito ad un prezzo superiore rispetto al prezzo pagato (e che questo prezzo della seconda cessione sia pattuito in 80) ad una Società Beta, la quale ha la possibilità giuridica di far valere il credito in questione, nei confronti del debitore originario, per il valore originario di 100.
Il secondo cessionario Beta si impegna a pagare il prezzo di 80 al “primo cessionario / secondo cedente” Alfa solo dopo che avrà realizzato il credito. Cosa che potrà avvenire anche dopo qualche anno. E, di conseguenza, il pagamento di 80 viene pattuito entro una scadenza lunga: ad esempio 30, il primo anno, 30 il secondo anno e 20 il terzo anno.
La domanda è: per Alfa la plusvalenza derivante dal realizzo del credito acquistato a 30 e ceduto a 80 rileva, dal punto di vista “fiscale”, nel periodo d’imposta in cui cede il credito oppure nel/nei periodo/i d’imposta in cui incassa il maggior valore del corrispettivo rispetto ai 30 originari?
Grazie.