Buongiorno.
Una impresa agricola vitivinicola (società semplice in regime IVA ordinario e tassazione catastale) ha presentato la SCIA al Comune per le degustazioni dei propri vini ed eventuali altri prodotti alimentari DOP e IGP, non prevalenti (assaggi di salumi, formaggi e simili) acquistati presso produttori agricoli della zona, nell'ambito della propria attività connessa di enoturismo (conoscenza del vino prodotto, visite nei luoghi di produzione, degustazione, etc.).
Si chiede:
1) quale aliquota IVA deve essere applicata alle prestazioni enoturistiche (servizio di accompagnamento nelle visite, presentazione dei prodotti, degustazioni, etc.), per le quali viene chiesto al visitatore un corrispettivo unitario?
2) qualora invece il visitatore usufruisca della sola degustazione dei vini (vengono messi a disposizione i bicchieri in vetro, poi lavati per riutilizzarli, e viene data assistenza durante la degustazione; esclusi altri servizi di "ristorazione"), quale aliquota IVA dovrà essere applicata?
3) in caso di visitatori tedeschi, inviati da una importante società tedesca di distribuzione di vini in Germania, che richiede fattura, si dovrà emettere fattura con IVA italiana, oppure "non imponibile art. 7-ter - inversione contabile" (prestazione di servizi generici) o "non imponibile art. 41 D.L. 331/1993" (cessione di beni) ?
Grazie.