Buongiorno,
un cliente S.R.L. agenzia marittima codice Ateco 522921 ci pone il seguente quesito:
la maggior parte delle nostre fatture attive è intestata a Owners m/v xyz c/o The Swedish Club o c/o The Japan P&I o altri tutte in esenzione IVA a seconda della nazionalità del club e indicando la Partita IVA del Club stesso:
La partita IVA dell’Owners non è quasi mai nota. Tuttavia, ci viene ora fatto notare che il servizio addebitato è reso ad una nave straniera e quindi, pur restando l’esenzione IVA, non deve essere indicata la partita IVA del Club. In proposito, come si vede nell’allegato, viene citata una Direttiva CE.
La direttiva europea citata del 28/11/2006 n. 112 all’articolo 148 dice: “Gli Stati membri esentano le operazioni seguenti:[…] c) le cessioni, trasformazioni, riparazioni, manutenzioni, noleggi e locazioni delle navi di cui alla lettera a) nonché le cessioni, locazioni, riparazioni e manutenzioni degli oggetti, compresa l'attrezzatura per la pesca, in esse incorporati o destinati al loro servizio” ma nulla riguarda al soggetto a cui fatturare.
A nostro parere è corretto che gli importi dei servizi resi vengano fatturati al club che opera in nome e per conto della nave e quindi che venga indicata la partita IVA dello stesso e che venga emessa fattura esente art.7 oppure non imponibile art. 9 a seconda della nazionalità del club.
Il cliente però ci comunica che uno di questi gli ha detto che è una pratica sbagliata in quanto i servizi resi non sono dedicati al club stesso, ma ad una nave che si appoggia a loro.
Avete una normativa e una prassi di riferimento da poter inoltrare al cliente in modo da chiarire definitivamente come comportarsi in questi casi?
Ringraziamo per la sempre preziosa collaborazione.