Vi sottoponiamo il seguente quesito.
Una società italiana (A) fornisce una partita di prodotti (di tipo medicale) a un proprio cliente italiano (B).
Quest'ultimo invia tali prodotti ad un proprio cliente in Brasile (C).
Dopo un mese il cliente brasiliano (C) comunica a B che l'intera partita presenta un grave difetto di produzione e ne chiede la sostituzione. I tecnici della ditta B, assieme a quelli della ditta A, si recano in Brasile e dopo numerose prove, constatano che il prodotto presenta effettivamente un difetto di fabbricazione e ne autorizzano la distruzione in loco (essendo antieconomica e inutile la resituzione, sia per i relativi costi, sia perchè comunque, anche se restituiti, i beni avrebbero dovuto essere distrutti in Italia).
Conseguentemente B provvede ad inviare a C una nuova partita di prodotti, a titolo di sostituzione.
Contestualmente B contesta la fornitura di A e chede un risarcimento di 200 mila Euro.
A seguito di successiva transazione stragiudiziale (effettuata tramite i legali di A e B), A accetta di risarcire B mediante il versamento di una somma di Euro 150 mila, di cui 100 mila pari al valore della merce e 50 mila a titolo di risarcimento dei danni sia materiali (per spese di trasporto, doganali, etc. sostenute da B per la sostituzione della merce) che di immagine subiti da B.
Si chiede: la conseguente fattura che B emette nei confronti di A per 150 mila Euro, deve essere assogettata ad IVA o è esclusa da IVA?
Grazie e cordiali saluti.