Buonasera,
Un soggetto che impartisce lezioni di musica in una scuola privata sta valutando l’apertura della partita iva in regime forfetario. Fino ad ora percepiva per le sue prestazioni un compenso con ritenuta d’acconto del 20%. Oltre all’attività di insegnamento suona il pianoforte per alcune serate al mese presso diversi alberghi e associazioni, percependo anche in questo caso compensi per prestazioni occasionali con ritenuta del 20%. Tralasciando il fatto che i compensi percepiti nel 2023 hanno superato l’importo di 5.000€, senza che sull’eccedenza siano stati versati i contributi alla gestione separata e che, considerata la ricorrenza delle prestazioni incompatibile con l’occasionalità, si chiede se la fatturazione prevalente verso la scuola di musica nell’anno 2024, assimilandola all’ex-datore di lavoro, possa causare l’esclusione dal regime forfetario a partire dal 2025.
Per quanto riguarda i codici Ateco da utilizzare, è corretto il codice 855209 per l’insegnamento e il codice 900109 per le esibizioni musicali? Dal punto di vista dell’inquadramento previdenziale si ritiene che per l’insegnamento vadano versati i contributi alla gestione separata INPS e invece per le esibizioni musicali la contribuzione ex-ENPALS. Non avendo altri clienti iscritti alla gestione ex-ENPALS abbiamo dubbi sulla corretta procedura da seguire: in linea di principio dovrebbe essere il committente ad occuparsi della richiesta del certificato di agibilità prima di ogni esibizione, della trattenuta del 9,19% del contributo a carico del musicista e poi del versamento dei contributi complessivi (33%). In alternativa può essere lo stesso musicista a chiedere il certificato di agibilità, incassare il compenso lordo e versare poi i contributi ex-ENPALS. Ci sono altri adempimenti specifici collegati a queste due attività svolte?
Grazie.