Buongiorno dottore,
a un ns. cliente che lavora all'estero (per conto di un'organizzazione statale) è stato proposto un contratto di partnership commerciale, che alleghiamo nei suoi punti essenziali.
A tale proposito intende aprire una società con la moglie (anche lei cittadina italiana residente fiscalmente in Italia, ma che vive col marito all'estero).
Premesso che il contratto riguarda due società italiane, si chiede gentilmente:
1) deve aprire una posizione come agente di commercio? (riteniamo di no)
2) il codice attività potrebbe essere 702209 o quale?
3) dal momento che verrà corrisposta una % sulle vendite si può indicare nella fattura "compensi per vendite effettuate ns. tramite? O contrasta col codice attività nel caso sia esatto 702209?
4) si deve applicare il 22% di iva?
5) la società sarà italiana, ma il luogo di attività sarà il Tagikistan, il reddito è considerato fiscalmente prodotto in Italia?
6) in caso affermativo si possono detrarre eventuali spese sostenute all'estero?
Grazie per la risposta e auguri di buon lavoro.