Abbiamo ereditato un cliente che ci fa sorgere il seguente dubbio:
la società ALFA S.A.S. ha due soci, socio A (accomandatario) e socio B (accomandante) con quote paritetiche al 50%.
Il socio B cede la propria quota di partecipazione al fratello del socio A (in sostanza i due soci sono fratelli).
Il nuovo socio (accomandante e fratello di A) decide di voler collaborare all'attività imprenditoriale. Il consulente che ci ha preceduto iscrive il socio B (accomandante e fratello di A) all'INPS come coadiuvante del socio A (accomandatario).
L'INPS dice che per quanto li riguarda non ha nulla da eccepire. Da notare che il socio accomandatario versa i contributi fissi in misura doppia in quanto comprensivi anche della parte del coadiuvante.
I dubbi che solleviamo sono i seguenti:
1) nel caso in cui la società dovesse incappare in difficoltà di natura imprenditoriale e finanziaria qualsiasi creditore non farebbe molta fatica a dimostrare che il socio accomandante ha ingerito nell'amministrazione della società in quanto, essendo coadiuvante del socio accomandatario, svolge le medesime mansioni;
2) nel redigere il modello UNICO del socio accomandante gli dovremmo attribuire il 50% del reddito della società + il 49% del reddito del fratello in quanto coadiuvante per un totale del 75% circa?
Cordiali saluti.