Un compro oro ( classica ditta individuale che acquista oro usato da privati,per rivenderlo poi alle imprese che lo fondono e lo trasformano), riceve oggetti d'oro usati dal privato, ne rileva i suoi dati anagrafici, la descrizione dei gioielli , li fotocopia,annota i suoi dati anagrafici con relativa fotocopia del documento d'identita',concorda e ne paga il corrispettivo trascrivendo tutto nell' apposito registro previsto dalla questura.
Si pone il problema , per provare fiscalmente l'effettivo prezzo pagato, se e' sufficiente che egli faccia sottoscrivere in modo leggibile al privato, sul suddetto registro e sulla riga a lui riferente l' avvenuta transazione essendo previsto uno spazio in tal senso ( senza applicare marche da bollo), o se e' necessario creare una ricevuta con i dati del venditore privato, la data dell'opereazione, la descrizione dei beni ceduti ed il loro valore ( prezzo pagato), ricevuta valida come " fattura" di acquisto a cui si dovra' applicare il bollo di € 2.00 se di importo superiore ad € 77.47.
Si chiede altresi' se i due comportamenti sopra descritti siano equivalenti ed alternativi. ( il tutto per evitare di applicare l'imposta di bollo sulle ricevute).
Distinti saluti