ESPOSIZIONE DEI FATTI
Una S.N.C. che svolge (attività di termoidraulica, nel 2009 ha iniziato la costruzione (realizzata da imprese esterne ed in modo autonomo per quanto riguarda l’impianto idraulico) di un nuovo capannone composto da magazzini, negozio, sala esposizione, garage per ricovero automezzi dell'impresa, con annesso un appartamento da adibire ad abitazione dell custode.
L’alloggio è stato costruito sulla base della concessione edilizia che prevedeva espressamente che: "l'alloggio sia destinato esclusivamente al custode, proprietario o gestore."
Nel corso del 2012 il fabbricato è stato ultimato e uno dei soci lavoratori ha occupato l'alloggio, svolgendo, inoltre, l'attività di custode del compendio aziendale.
TRATTAMENTO FISCALE
L’intero immobile, quindi, è stato interamente considerato come strumentale all’esercizio dell’impresa e del pari inerenti tutte le spese connesse, comprese quelle di costruzione. L’IVA è stata detratta integralmente (tra l’altro è stato ottenuto il rimborso del credito IVA annuale) e l’ammortamento è stato effettuato sull’intero valore del fabbricato.
Si precisa che l'alloggio non è stato soggetto alla "comunicazione dei beni in godimento ai soci per l'anno 2012 e neanche per l'anno 2013 (comunicazione già effettuata anche se risulta possibile inviare una dichiarazione integrativa), questo perché il socio, secondo la mia interpretazione, non gode di questo immobile, ma anzi ci abita per la sua mansione di socio d’opera/custode e quindi per far fronte ad esigenze dell’impresa e nello specifico per salvaguardare il complesso aziendale da furti, incendi e quant’altro.
Ora l'a competente Agenzia delle Entrate intende recuperare l'IVA detratta nell'anno 2009 e successivi per la parte riferibile all'alloggio del custode con un calcolo pro quota delle superfici rispettivamente adibite a magazzino/negozio ed alla parte abitazione e con lo stesso metodo rettificare parzialmente le quote di ammortamento dei cespiti dedotte ai fini IRPEF e IRAP per gli anni 2009-2012.
QUESITO
E' corretto, a vostro giudizio, il comportamento del contribuente? Ovvero è corretta la censura che l'agenzia delle entrate intende operare? Sarebbe utile presentare dichiarazioni integrativa del socio per l'anno 2012 ai soli fini di dichiarare il reddito diverso da godimenti di beni (canone basato sul valore di mercato? In tal caso non si configurerebbe un uso promiscuo del bene che andrebbe a suffragare la tesi dell'Agenzia in merito alla parziale detraibilità iva/costi? I documenti di prassi e giurisprudenza che già hanno trattato casi analoghi sono la Risoluzione 04/02/1982 n. 9/885 e la Sentenza della Corte di Cassazione 02/04/2014 n. 7647.